Madre Leopoldina e la Santa Famiglia
Il 13 ottobre 1811 Leopoldina Naudet ebbe l’intuizione di porre l’Istituto, che il Signore le stava suggerendo in cuore di fondare, sotto la protezione della Santa Famiglia. Lei stessa scrive nel suo diario spirituale:“Nell’orazione ebbi il pensiero di mettere l’Istituto sotto la protezione della Sacra Famiglia, e di prendere nelle cose da fissare per questo l’imitazione di Gesù Cristo, tanto nella sua vita nascosta, che nella pubblica”.
Da questo momento il pensiero della Sacra Famiglia e l’intuizione del nuovo Istituto della Naudet diventano realtà inscindibile.
Era l’anno 1811. Un anno importante per la vita spirituale di Leopoldina perché, guidata con discrezione da San Gaspare Bertoni, si lascia condurre nelle altezze di Dio. E’ la fase in cui vive una ricerca intensa dell’unione con Dio, vissuta soprattutto nella preghiera, ma che innerva anche tutta l’attività della giornata.
Il 2 settembre aveva annotato: “Nell’orazione di questa mattina, fui più che mai penetrata dal mio nulla,, con gran consolazione del mio spirito, il quale capisce il gran bene di perdere me stessa nell’abisso del tutto, che è Iddio. […] Mi sembrava come nulla nuotare in quel Tutto e desideravo sempre più starvi per trovare quello che solo è. Mi consolavo di non essere, perché Egli è il Tutto, e di non avere niente di me, perché Egli ha tutto”.
Il desiderio maggiore della Naudet è quello di stare in Dio, di fare in tutto e per tutto quello che Dio le chiede, senza porre impedimenti. Si sente stimolata da Dio a crescere nell’amore e a stringersi a Lui, cosicché ogni momento della giornata sia “tutto a Lui rivolto e indirizzato”.
È così occupata in Dio e di Dio che il centro diventa solo Lui: Dio solo!
E proprio la Santa Famiglia, viene scoperta come la realizzazione delle relazioni umane vissute in Dio: al centro c’è Gesù Cristo e Maria e Giuseppe relativi a Gesù, in dialogo profondo e costante con Lui. Maria e Giuseppe sono coloro che hanno consentito l’Incarnazione di Dio nella storia e hanno custodito la crescita umana e spirituale del Dio bambino, educandolo nella tradizione dei padri, in un ambiente, Nazaret, nascosto e semplice.
Nella vita di Leopoldina è avvenuto un passaggio molto significativo e bello: la Santa Famiglia da sua “speciale devozione”, cioè devozione personale, come aveva notato nel suo diario, diventa la devozione dell’l’Istituto, anzi, carisma di fondazione. Infatti nelle Costituzioni si legge che le Sorelle cercano, come loro particolare carisma, di continuare la missione d’amore della Santa Famiglia, promuovendo tutte le attività ad essa legate.
Concludendo questo piccolo tratto di spiritualità di Leopoldina Naudet, fondatrice delle Sorelle della Sacra Famiglia, non si possono dimenticare le parole, incise per sua volontà, sopra la croce che le Sorelle ancora portano sul petto: Corriamo nella propostaci carriera, guardando ai nostri Fondatori. Io ho voluto che rimanesse per sempre questa idea nell’Istituto, che la Sacra Famiglia è quella che l’ha fondato ”.